di Franco Pedrotti
Il Lago Santo di Cembra (Trento) si trova sui rilievi montuosi del versante orografico di destra della Val di Cembra, in una conca di esarazione glaciale a m 1194 di quota, formata di porfidi quarziferi. Le dimensioni sono di 267 x 167 m, la superficie di 32.000 mq, la profondità di m 15.
Le rive del lago costituiscono un ambiente ecotonale, lungo il quale le specie della flora (α biodiversità,) e le differenti associazioni vegetali (β biodiversità) si dispongono secondo un gradiente ecologico che va dalla periferia verso il centro del lago (γ biodiversità).
Il modello vegetazionale del Lago Santo di Cembra è costituito da una fascia esterna di praterie umide (Junco-Molinietum); segue la fascia lacustre vera e propria con il magnocariceto di carice rigonfia (Caricetum rostratae) e il canneto (Phragmitetum australis) . Nella fascia esterna del canneto è presente il cipereto di cipero giallastro (Cyperetum flavescentis). Il cipereto di cipero giallastro è un habitat prioritario della UE, ove è descritto come segue: Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoëto-Nanojuncetea sottotipo 22.12 x 22.32; 13.2.1 Nanocyperion flavescentis. Questo tipo di habitat prioritario, molto raro in tutta Europa e – nella fattispecie – anche in Trentino, conferisce un grande valore ambientale al biotopo rappresentato dal Lago Santo di Cembra.
Il Comune di Cembra-Lisignago ha fatto eseguire un progetto di valorizzazione turistico ambientale del Lago Santo che non ha nessun fondamento di carattere ecologico ed è totalmente privo di riferimenti relativi alla biodiversità (α biodiversità, β biodiversità e γ biodiversità).
Di fronte a un progetto così dannoso per il lago, sono state messe in atto varie iniziative per la sua salvezza sia da parte della popolazione di Cembra che delle associazioni ambientaliste locali e nazionali. Tutte le richieste al Comune di Cembra-Lisignago e alla Provincia Autonoma di Trento non sono servite a nulla. Quasi per ironia della sorte, i lavori sono iniziati proprio nei giorni in cui veniva celebrata in tutto il mondo la giornata della biodiversità, 22 maggio 2020.
I lavori eseguiti fino ad oggi hanno portato alla completa distruzione di tutta la fascia di praterie umide del lago, con spargimento di ghiaia e terriccio, che hanno fatto scomparire tutta la vegetazione, compresa quella dell’Habitat Prioritario prima citato, come risulta dalle fotografie allegate.
Il Lago Santo di Cembra prima degli interventi (foto V. Valentini, maggio 2020).
Le rive del lago dopo gli interventi effettuati nella fascia delle praterie umide esterne al lago; la fascia di colore rosso indica la zona ove era presente l’Habitat Prioritario, ora completamente distrutto (foto V. Valentini, maggio 2020).
Il Lago Santo di Cembra ridotto a “piscina” (foto V. Valentini, maggio 2020).
0 commenti